Contenzioso e vertenze nel lavoro domestico: tutele del datore di lavoro. Il lavoro domestico, svolto all’interno delle case private, è un settore che coinvolge un gran numero di lavoratori.
Badanti, colf e baby-sitter svolgono mansioni fondamentali per la vita quotidiana delle famiglie che li impiegano, ma spesso questo lavoro è caratterizzato da situazioni di conflitto e difficoltà.
Quando si parla di lavoro domestico, infatti, non sono rari i casi di contenzioso e vertenze tra il datore di lavoro e il lavoratore. In questo articolo approfondiremo la questione delle tutele del datore di lavoro nel caso di contenzioso o vertenza con badanti, colf o collaboratori domestici in genere. In particolare, esploreremo le possibili cause di vertenza e i diritti e doveri del datore di lavoro.
Inoltre, forniremo alcuni suggerimenti utili per prevenire i conflitti e affrontare eventuali situazioni di contenzioso.
Principali cause di contezioso nel lavoro domestico. Le situazioni di contenzioso e vertenza possono verificarsi in qualsiasi momento del rapporto di lavoro. Le cause per le quali i lavoratori domestici si rivolgono agli enti preposti a tutela dei propri diritti, sono ad esempio: lavoro in nero, errato inquadramento, lavoro straordinario-festivo-domenicale non retribuito in modo adeguato e altro ancora.
Diritti e doveri del datore di lavoro nel lavoro domestico.
Il datore di lavoro ha il diritto di esercitare un controllo sul lavoro del proprio dipendente. Tuttavia, questo controllo deve essere svolto in modo corretto e rispettoso. Il datore di lavoro, ad esempio, non può imporre la presenza di telecamere o altri strumenti di sorveglianza senza il consenso del lavoratore. Inoltre, il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Deve fornire ai propri dipendenti gli strumenti e le attrezzature necessarie per svolgere le loro mansioni in modo adeguato e sicuro, oltre a rispettare le norme di sicurezza e igiene previste dalla legge.
Errori da non commettere con i collaboratori domestici.
Per prevenire situazioni di contenzioso e vertenza con il proprio collaboratore domestico, è importante evitare alcuni errori comuni. Ad esempio, non si devono evadere i contributi previdenziali – in tutto o in parte – e si deve retribuire il collaboratore in maniera consona alle esperienze ed alle mansioni ad esso affidate.
Vertenza collaboratori domestici come difendersi.
Se ci si dovesse trovare in una situazione di vertenza con il proprio collaboratore domestico, è importante sapere come difendersi. In primo luogo, è fondamentale cercare di risolvere il conflitto attraverso il dialogo e la mediazione. In caso di mancato accordo, si può ricorrere all’ausilio di un consulente del lavoro e di un avvocato giuslavorista.
Conclusioni
In conclusione, nel caso in cui il lavoratore domestico si avvalga di supporti professionali (quali caf e/o patronati e/o sindacati) atti a produrre dei computi per differenze retributive e simili, è fortemente consigliabile al datore di lavoro farsi assistere da una figura specializzata – come il consulente del lavoro – per la verifica di tali elaborati, redigendo a sua volta dei contro-conteggi ovvero dei conteggi alternativi.
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