Consulenza del lavoro: in cosa consiste? Un Servizio necessario per la maggior parte delle aziende e dei lavoratori, quello relativo alla consulenza del lavoro risulta necessario al fine di adempiere correttamente agli obblighi fiscali previdenziali e normativi in genere.
I consulenti del lavoro, professionisti riconosciuti in Italia dal 1979, hanno quindi il compito di occuparsi, per conto del datore di lavoro, degli adempimenti in materia giuslavorostica ma non solo.
Un consulente del lavoro deve possedere competenze nel diritto del lavoro, avendo il compito di gestire il personale aziendale per tutti quelli aspetti che afferiscono le questioni giuridiche, economiche, assicurative, previdenziali e sociali.
Per poter svolgere quest’attività, è obbligatorio il conseguimento di una laurea, oltre all’effetuazione di 18 mesi di praticantato presso uno studio di un professionista già abilitato. Questi mesi di praticantato sono propedeutici allo svolgimento dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione, organizzato con cadenza annuale presso il ministero del lavoro.
Quali funzioni svolgono le figure abilitate alla consulenza del lavoro?
Come specificato nel paragrafo precedente, l’esternalizzazione dei servizi presso un consulente del lavoro è necessaria alle aziende per adempiere ai doveri normativi e lagali e curare le relazioni tra le due parti.
Nello specifico, figure professionali come quella del consulente del lavoro hanno il compito di:
- procedere con l’elaborazione del versamento degli stipendi e dei contributi nel rispetto delle norme
attualmente in vigore e mediante l’uso di appositi programmi informatici; - svolgere l’inquandramento aziendale e dei suoi dipendenti occupandosi di analizzare nel dettaglio i costi dell’azienda e comprendendo le soluzioni contrattuali in grado di soddisfare il personale;
- fornire un’adeguata consulenza in merito agli obblighi assicurativi e sociali;
- Informare ogni dipende aziendale in materia di lavoro occupandosi di risolvere ogni problematica relativa al contratto occupandosi della comunicazione tra le parti interessate;
- assistere la ditta qualora questa fosse soggetta a contenziosi o vertenze.
Nell’elaborazione di tali servizi, il consulente del lavoro può interfacciarsi con l’agenzia del lavoro, la cui sinergia permette alle aziende di ottenere maggiore flessibilità.
Cosa si intende per gestione delle paghe?
Tra i principali compiti del consulente del lavoro c’è sicuramente quello relativo alle gestione delle paghe in genere.
La grande attenzione rivolta all’elaborazione delle buste paga e di tutto ciò che ne consegue risulta, infatti, di primaria importanza al fine di creare il corretto equilibrio tra dipendente ed azienda.
Al fine di svolgere correttamente tale importante compito è necessario essere costantemente aggiornati e organizati anche attraverso la conoscenza dei programmi informaticI di utilizzo quotidiano.
Al giorno d’oggi infatti, i professionisti di tipo amministrativo, devono necessariamente essere in grado di operare con sofisticati software utilizzati per realizzare pacchetti informatizzati utili alla gestione delle retribuzioni, come i moduli SAP, acronimo di System Applications and Products. Altrettanto importanti sono le capacità decisionali e di negoziazione: un consulente di alto livello si assume importanti responsabilità, sia in ottica aziendale che a tutela dei dipendenti, sviluppando e incrementando il necessario senso di empatia tra il personale aziendale e la proprietà della stessa.
Rivolgetevi con fiducia allo studio LABOUR & LAW MANAGEMENT a questi recapiti: Roma Via Cola di Rienzo, 180 – Milano Via Filippo Sassetti, 32 – (+39) 06 6834055 – (+39) 338 2136580
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